... settembre 2011 ~ La Dura Verità

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venerdì 2 settembre 2011

La grandiosa farsa di September Clues


Per chi non conoscesse di cosa si sta parlando, September Clues è uno pseudo documentario di Simon Shack datato 2008, che potete trovare qui nella sua versione in italiano, nel quale si vuole dimostrare che tutto ciò che abbiamo visto l'11 Settembre 2001 sui nostri teleschermi, cioè l'impatto degli aerei contro le Twin Towers, fosse semplicemente un accurato lavoro di videomontaggio di immagini in leggera differita. Mi spiego meglio. Secondo il documentario, brevemente, le immagini, che noi crediamo fossero in diretta, erano in realtà in ritardo di qualche secondo; ritardo che serviva a chi di dovere per poter sovrapporre al flusso video da trasmettere in televisione l'aereo che avrebbe colpito poi la torre. September Clues è quindi il documentario di spicco della cosiddetta teoria no-planes.

Proverò ora a dimostrare, una volta per tutte, come una teoria del genere sia insostenibile e, nondimeno, semplicemente un buon appiglio per permettere che coloro i quali non credono alla Versione Ufficiale possano venire offesi e etichettati come creduloni di teorie surreali, come questa.

Tralasciando le altre bizzarre ipotesi come, ad esempio, quella secondo cui vennero sfruttati dei giganteschi ologrammi, veniamo al dunque. L'articolo viene diviso in due parti: la prima dimostrerà come una teoria del genere è logicamente insostenibile, la seconda invece mostrerà gli errori tecnici del documentario.


Parte 1


WTC 2 - TORRE SUD

La maggior parte dei video di September clues si concentra, principalmente, sull'impatto del secondo aereo. Questo perché, per il primo, i network americani non potevano essere preparati a riprendere. Dal momento che, secondo questa teoria, nessun aereo ha colpito la torre, dobbiamo supporre che l'esplosione, quindi, sia avvenuta in un predeterminato istante, grazie a qualcuno che l'ha innescata, e che successivamente si sia sovrapposto il video di un aereo che si schianta in quei precisi secondi. Se ognuno facesse un piccolo remind nella propria testa dei fantastici effetti speciali di Hollywood, ci potrebbe anche credere, ma qui la questione è un'altra. Escludendo le persone che si trovavano in una posizione sfavorevole (ad Est, ad esempio), la questione qui riguarda le centinaia di persone che, aventi la visuale libera, stavano col naso all'insù guardando il WTC1, ovvero la Torre Nord, che fumava da qualche minuto. Queste persone, dunque, avrebbero dovuto vedere la Torre Sud, subito affianco, esplodere improvvisamente senza che nulla vi ci fosse schiantato contro. Chi, come me, conosce la mole di traffico di pedoni che passa per quella zona, può facilmente immaginare quante persone fossero davvero ben posizionate e attente nell'ossservare la Torre Nord in fiamme e parlare di migliaia non diventa eccessivo. Ciò significa che quindi moltissime persone avrebbero visto la Torre Sud esplodere senza un reale motivo visibile. L'unica via per poter credere ad una tale teoria è ipotizzare che tutte queste persone, sicure di non aver visto alcun aereo, siano state fatte tacere o quanto meno portate a testimoniare a favore di un grosso aereo che si schianta contro l'edificio. Capite bene che un cover up del genere, coinvolgente centinaia e centinaia di persone, sarebbe potuto a mala pena stare in piedi mezzo secolo fa, quando Internet non esisteva; ma al giorno d'oggi, dove la mole di informazioni che percorre il web spacca il decimo di secondo, un insabbiamento di questo tipo avrebbe avuto necessariamente il filo da torcere.

Ma proseguiamo. Dal momento che, sempre secondo il documentario, l'aereo è stato sovrapposto in un secondo momento, le immagine a noi giunte devono per necessità essere state tutte quante manipolate. E se ciò può essere vero considerando esclusivamente le immagini delle tv statunitensi, non può invece essere logicamente accettabile ammettendo la presenza di molti altri video amatoriali che riprendono l'impatto. Immaginare che video come questo, questo, oppure questo e tanti altri siano stati tutti falsificati è, a dir poco, irrazionale.

WTC 1 - TORRE NORD

Vista l'impreparazione ad un tale attacco terroristico e quindi la quasi totale assenza di osservatori, è plausibile pensare che la teoria no-plane potrebbe reggere quantomeno nell'ambito del primo impatto. Ma, di fatto, c'è un video molto discusso che mette a tacere anche questa ipotesi. Il video in questione è il seguente:


Non dimentichiamoci poi che, se alle spalle di questo oscuro attentato ci sono menti che l'hanno architettato e organizzato, vien facile pensare che sfruttare una tecnica così azzardata sia a dir poco ridicolo, visti i rischi nei quali si può incorrere. Perché mai io che posseggo tutti i mezzi di cui ho bisogno, se voglio far credere che degli aerei facciano crollare le Torri, non dovrei usarne due veri ma dovrei bensì affidarmi ad un videomontaggio che per un qualsivoglia problema potrebbe saltare? Un po' strano, sbaglio?


Parte 2


Mi occuperò ora dei più palesi errori del documentario, tralasciando le pretenziose parti dove si afferma che la FOX abbia volontariamente oscurato l'impatto con la sua banda inferiore (quella dove scorrono le notizie), oppure dove l'aereo sembra una sfera semplicemente perché con luce forte le ali grigiastre perdono di definizione e così via.

Una delle principali evidenze che September Clues propone come prova della falsità delle immagini distribuite è il cosiddetto nose-out, ovvero la fuoriuscita, dal lato opposto all'impatto, di una sagoma che pareidolicamente sembrerebbe rappresentare l'anteriore dell'aereo.



In primo luogo smentiamo un'altra falsa prova. Nei primi secondi del video si vede uno zoom in 3 fasi. Nel campo largo, i teorici della no-plane affermano che non si vede alcun aereo sulla destra che, poi, compare poco dopo una volta che lo zoom raggiunge la terza fase. La risposta è semplice: non doveva essere nell'inquadratura! Se facciamo un calcolo fra la velocità dell'aereo e i secondi che mancano all'impatto ci accorgiamo che nei primi istanti l'aereo era giustamente più a destra dell'inquadratura. Ma torniamo al nose-out. Per dimostrare la veridicità della loro affermazione dimostrano come il "naso" dell'aereo in entrata e in uscita combacino perfettamene, ma è semplicemente un buona scelta di immagini e un abile gioco di fade in/fade out. Infatti, per prima cosa, vengono scelti i due frame del nose in/ nose out che più si assomigliano, poi vengono entrambi ammorbiditi per ridurre la pixelizzazione ed infine vengono sovrapposti con un abile stratagemma: il nose in viene pian piano fatto affievolire, per rendere visibile solo il nose out che, di fatto, combacia con sé stesso.

Ecco il video che lo dimostra: nose out hoax.
Nello stesso video poi, da altra angolazione, si può chiaramente vedere come quella sagoma sia semplicemente uno sbuffo che fuoriesce dall'edificio a seguito dell'esplosione!
Per chi non fosse ancora soddisfatto, prendiamo in considerazione questi screen tratti da September Clues (SC d'ora in poi).

Secondo l'autore la ripresa si forma di due parti separate: la prima a sinistra senza manipolazioni e l'altra, precisamente nella metà opposta dello schermo, dove l'aereo viene semplicemente sovrapposto facendo scomparire non appena tocca la Torre Sud. Per spiegarci meglio, l'aereo che è un su un livello differente rispetto alla ripresa tv, attraversa il campo visivo da destra verso sinistra per poi sparire pian piano che attraversa la torre, perché la maschera (cioè il montaggio da sovrapporre) è stato realizzato in questo modo. Ricordiamo: avendo sempre come riferimento il centro della schermata. Questo può avvenire se il chopper che sta riprendendo si mantiene immobile, dividendo perfettamente le due metà aventi come limite il vertice sinistro della Torre.


Ma affidandosi al vento, SC afferma come l'elicottero si sia leggermente spostato verso sinistra traslando la metà dello schermo di qualche centimetro, facendo sì che, quindi, la maschera da sovrapporre a destra non fosse più allineata con l'edificio. Ecco perché, sempre secondo SC, abbiamo il nose out. Ma vediamo, anche in questo caso, dove sta l'errore.

 

Con lo spostamento verso sinistra dell'elicottero, anche la maschera deve irrimediabilmente essersi anch'essa spostata di qualche centimetro. Ciò significa che se abbiamo un aeroplano che sfora sulla sinistra, avremmo dovuto anche avere un velivolo che scompare gradualmente non al momento dell'impatto virtuale con l'edificio, ma qualche centimetro più in là.

In verde possiamo vedere come avrebbe dovuto lavorare la maschera sovrapposta con un corretto allineamento. Per esempio, avrebbe dovuto far sparire gradualmente l'aereo 3cm prima del termine della schermata. Dal momento che l'algoritmo deve per forza essere rimasto invariato, la maschera avrebbe dovuto comportarsi allo stesso modo benché il margine si fosse spostato di qualche millimetro a causa dell'elicottero (schema in viola); l'aereo quindi avrebbe dovuto sparire a 3cm dal margine, distanza alla quale l'edificio è già stato superato! Ma ciò non è successo, dal momento che è naturalmente svanito entrando completamente nella Torre Sud, ergo, la teoria di SC non è da considerarsi valida.


Dal minuto 11:40 in poi si mostra come, con inquadrature pressoché identiche, l'aereo sembri arrivare da traiettorie e punti differenti. Questo è un errore di fondo, perché non tiene conto delle diverse telecamere, dei diversi obiettivi e dei diversi settaggi che cambiano drasticamente la prospettiva e la profondità del campo. Con un approccio pressoché orizzontale, noi possiamo percepire come l'aereo sia in ripida discesa verso l'edificio, ma ciò è semplicemente un errore di valutazione e una distorsione del campo visivo. Non possiamo infatti affermare la ripidità con la quale l'aereo stia avvicinandosi all'edificio, perché frontalmente, non possiamo percepire la distanza che l'aereo ha invece percorso prima di raggiungere la Torre Sud! Se vi metteste a guardare qualcuno scendere da uno scivolo frontalmente, vi sembrerebbe che questi discenda in una perfetta verticale, ciò però non vuol dire che lo stia facendo realmente. Quindi, l'affermazione che le due traiettorie diverse sono una prova della falsificazione televisiva, senza tener conto di tutti i fattori tecnici che le possono aver causate, non può essere sostenuta.


Al minuto 13:30 ci si chiede per quale motivo lo sfondo sia magicamente scomparso. La risposta è anche qui semplice: parallasse, ovvero il fenomeno per cui un oggetto sembra spostarsi rispetto allo sfondo se si cambia, anche leggermente, il punto di osservazione. Più l'oggetto che osserviamo è a distanza (la parallasse è un fenomeno cardine per l'osservazione delle stelle) e più ci sembra che si muova lo sfondo alle sue spalle. Quindi, parlando di una ripresa fatta da un elicottero a distanza di qualche kilometro, con una buona dose di zoom, un semplice movimento verso l'alto o verso il basso non ci darebbe la chiara idea del cambio d'inquadratura, ma sposterebbe invece radicalmente lo sfondo in secondo piano. Il discorso si ripete anche successivamente, confrontando le riprese amatoriali da diversi edifici, dove le strutture circostanti sembra spostarsi allegramente da una parte all'altra. Per comprendere a fondo il fenomeno della parallasse, c'è un video che vi aiuterà.


Minuto 22:20, viene mostrato l'aereo che si schianta contro la torre con un anomala livrea scura. L'anomalia non esiste, difatti, la colorazione scura è semplicemente dovuto all'ombra che la Torre e il fumo producono in quella direzione.

SC prosegue facendo ascoltare i diversi suoni dell'impatto contro gli edifici. Be'? Cosa c'è di strano? Prima di tutto apparecchiature diverse posso riprendere suoni con intensità/intonazione diversa e poi non c'è mica da stupirsi se le televisioni statunitensi hanno deciso di aggiungere un po' di sale con suoni dal film di Hollywood. Lo fanno sempre.

Per la questione dell'aereo che penetra completamente nell'edificio, si faccia una semplice ricerca sui blog di Attivissimo, su Luogocomune.net, etc che su questo punto hanno dato ampia spiegazione.

Il documentario volge un'altra affermazione pretenziosa: quasi tutti gli interlocutori con i quali i network si collegarono erano dipendenti o ex dipendenti televisivi. La questione non è affatto strana. Se si vogliono chiedere testimonianze a caldo, è preferibile rivolgersi a persone che all'audience televisivo paiono più affidabili (l'italiano medio dà più retta alla testimonianza di Maria de Filippi, che a quella della comune massaia di Voghera), ma soprattutto si cerca di evitare fuori programma spiacevoli. Un dipendente televisivo ha una minima idea di come comportarsi in diretta tv, un comune mortale no. Cosa sarebbe successo se avessero passato la linea ad un povero cittadino shockato che al momento del secondo impatto si fosse messo a bestemmiare o ad urlare come un pazzo?

Si va avanti con ipotesi pretenziose, non verificate, sulle quali poi si basa tutta una teoria di falsificazione. Essendo la base insostenibile, tutta l'articolazione della teoria si fonda su un'ipotesi errata e, quindi, non può essere accettata. L'ipotesi che alcuni video amatoriali siano stati falsificati, che alcuni dei testimoni abbaino visto Cesna, aerei più piccoli o missili non dimostrano che due arei in realtà non colpirono le Torri.

Nella parte finale di SC vengono comparati i due filmati di Hlava ed Hezarkhani nei quali, per il solito problema di parallasse e diversa apparecchiatura, sembrano cambiare gli edifici in primo piano: il Whitehall Building prima e il Rector St. Building poi. Si tratta semplicemente di un difetto comune nelle riprese video e foto, come spiegato precedentemente. Per dimostrarlo date un'occhiata a queste foto, prese utilizzando obiettivi con lunghezza focale differente, ma mantenendo la dimensione del oggetto in primo piano pressoché costante.



                                         28mm                                                                                            50mm
                                                                                                               
                                           
                                             100mm                                                                                50mm
                                      

E per coloro che si stessero chiedendo per quale motivo non fosse possibile vedere il Deutsche Bank Building, la risposta anche qui è evidente. Se frontalmente può sembrare che quel nero edificio sia immediatemente dietro il Rector Building, la realtà è ben diversa, come dimostrato qui.

Questo è quanto. Posso affermare in conclusione che September Clues non è nient'altro che un tentativo forzato di trovare una verità diversa, solo per ottenere un po' di notorietà offendendo il lavoro di centinaia di persone che, invece, si stanno occupando seriamente di come andarono le cose quel giorno. Ipotizzare che un attentato di queste dimensioni sia stato affidato al semplice utilizzo di grafica virtuale è illogico, sconveniente e ridicolo.

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